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Le principali notizie di questa settimana evidenziano un’accelerazione nell’integrazione dell’intelligenza artificiale in vari settori, dalla tecnologia consumer alle applicazioni in sanità, fino alle ambizioni geopolitiche e industriali. Dalle innovazioni di grandi player tecnologici come Google e Coinbase, che puntano a nuovi livelli di automazione e interazione attraverso agenti AI, agli investimenti strategici della Saudi Aramco in startup AI, si percepisce chiaramente come l’AI sia un pilastro per il futuro di diverse economie. Tuttavia, emergono anche preoccupazioni legate alla sicurezza e all’etica, specie nel campo della sanità e nella regolamentazione, mostrando come il cammino verso una società sempre più dipendente dall’AI richieda una riflessione attenta e responsabile.

  • Google ha avviato Project Jarvis, un assistente AI progettato per eseguire operazioni complesse sul web come acquisti e prenotazioni. Basato sul modello avanzato Gemini e ottimizzato per Chrome, Jarvis si propone come un agente virtuale capace di compiere azioni simili a un utente umano, cliccando e inserendo dati. In fase di test, l’assistente dimostra una latenza tra le azioni, e il lancio di una versione dimostrativa è previsto a dicembre, inizialmente per un numero ristretto di tester, seguendo la strategia di altre aziende come Microsoft e Apple.
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  • La divisione di venture capital di Saudi Aramco, Wa’ed Ventures, ha istituito un fondo da 100 milioni di dollari per sostenere startup AI, con l’obiettivo di diversificare l’economia saudita e attrarre talenti globali. L’iniziativa fa parte del piano Vision 2030 e include anche la costruzione di un grande centro dati per l’AI, in collaborazione con Aramco Digital. Tra i recenti investimenti, il fondo ha destinato 15 milioni alla sudcoreana Rebellions Inc. e ad altre piattaforme emergenti, consolidando l’Arabia Saudita come hub tecnologico nel Medio Oriente.
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  • Whisper, lo strumento di trascrizione AI di OpenAI, usato in diversi contesti sanitari, manifesta “allucinazioni” creando frasi inesistenti. Il fenomeno, riscontrato su migliaia di ore di test, solleva dubbi etici e di sicurezza poiché Whisper è stato adottato in oltre 40 sistemi sanitari. La piattaforma Nabla, che utilizza Whisper, elimina i file audio originali per sicurezza, impedendo il confronto diretto con la trascrizione. La situazione sottolinea la necessità di regolamentazione e cautela nell’impiego dell’AI in ambiti critici come la sanità.
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  • Un’indagine ha rivelato che l’indiana Shreya Life Sciences esporta in Russia server con chip AI avanzati Nvidia, nonostante le sanzioni USA e UE. Questo commercio evidenzia il ruolo crescente dell’India come intermediario per tecnologie sensibili, sfruttando l’assenza di adesione alle sanzioni contro Mosca. Le esportazioni tecnologiche indiane destinate alla Russia, spinte da forti legami strategici, stanno crescendo, posizionando l’India come attore rilevante in questo settore redditizio, mentre l’Occidente cerca di limitare tali transazioni.
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  • Invece di una “ribellione dei robot”, l’integrazione dell’AI nelle funzioni amministrative solleva preoccupazioni per una burocrazia digitale, in cui gli algoritmi influenzano decisioni su mutui, assunzioni e altro. Questa evoluzione può trasformare la burocrazia in un sistema automatizzato con rischi concreti per la società, esemplificati dall’uso di algoritmi che privilegiano contenuti controversi sui social media. L’influenza crescente dell’AI nei contesti burocratici potrebbe modificarne la funzione, relegando l’intervento umano a un ruolo secondario.
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  • Ethan Mollick della Wharton School evidenzia come le aziende debbano ristrutturarsi per sfruttare al meglio l’AI, andando oltre un’adozione individuale. Gli studi mostrano che l’AI può aumentare la produttività in compiti specifici, mentre per attività complesse i risultati sono inferiori rispetto al lavoro manuale. Mollick invita le aziende a integrare l’AI in modo strategico per ottimizzare l’efficienza e favorisce l’uso pratico dell’AI nei suoi corsi, riconoscendo l’importanza di un approccio critico ed etico.
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  • Coinbase introduce “Based Agent”, un agente AI personalizzabile per utenti crypto, configurabile in tre minuti. Supportato da OpenAI e Replit, il template consente l’automazione di operazioni blockchain come scambi e staking. Il CEO Brian Armstrong prevede che l’AI gestirà l’80% delle transazioni on-chain entro un anno. L’agente “Luna” è stato il primo a effettuare donazioni autonome, mostrando il potenziale per incentivare l’interazione sociale e promuovendo la visione di Coinbase per una maggiore automazione finanziaria.
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