Ogni settimana proponiamo una selezione di notizie sull’IA generativa fra quelle che più ci hanno colpito e stimolato.
Ecco le ultime:
Javier Milei, presidente libertario dell’Argentina, propone di trasformare il paese nel “quarto hub mondiale di AI”. Demian Reidel, capo del consiglio degli advisor economici di Milei, afferma che l’Argentina offrirà una regolamentazione poco restrittiva per attirare aziende tecnologiche statunitensi. Incontri con importanti aziende come OpenAI, Google, Apple e Meta mirano a creare un ambiente imprenditoriale favorevole. La strategia arriva in un momento di grave crisi economica, con l’inflazione annuale al 289%. Milei ha guadagnato consensi nel settore tecnologico criticando i leader occidentali per il loro socialismo. I vantaggi competitivi dell’Argentina includono una popolazione ben istruita e vaste risorse terriere per data center. Gli analisti avvertono che le aziende devono essere pronte a investire in infrastrutture e affrontare rischi politici ed economici. Reidel è fiducioso che le pressioni regolamentari altrove spingeranno le aziende a considerare l’Argentina come una nuova destinazione per gli investimenti nell’AI.
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Tim Cook, CEO di Apple, discute della nuova tecnologia di intelligenza artificiale dell’azienda, denominata Apple Intelligence, con Josh Tyrangiel di The Washington Post. Cook sottolinea che l’AI di Apple migliorerà l’efficienza e la privacy degli utenti, permettendo interazioni più naturali con Siri. La privacy rimane un valore fondamentale per Apple, e l’azienda ha lavorato per mantenerla anche nell’era dell’AI. Cook afferma che la scelta del nome “Apple Intelligence” riflette la natura del prodotto. La tecnologia non è perfetta al 100%, ma Apple ha fatto tutto il possibile per garantire un’elevata qualità. Cook parla della partnership con OpenAI, scelta perché all’avanguardia nel settore e condividono l’impegno per la privacy. Infine, Cook suggerisce che le aziende giornalistiche potrebbero trarre vantaggio concedendo licenze ai modelli di linguaggio AI, offrendo un nuovo modo di monetizzare i contenuti.
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Il Regno Unito si prepara alle elezioni del prossimo mese con una novità politica: un candidato AI. AI Steve, avatar dell’imprenditore Steven Endacott, si presenta come candidato indipendente per il Parlamento. Gli elettori possono votare per AI Steve, porre domande sulle politiche e proporre questioni. AI Steve integrerà suggerimenti e richieste nel suo programma. Endacott parteciperà personalmente a incontri e sessioni parlamentari per conto di AI Steve, vedendo in questa tecnologia un mezzo per una democrazia più diretta. AI Steve, sviluppato da Neural Voice, può gestire fino a 10.000 conversazioni contemporaneamente. L’idea nasce dalla frustrazione di Endacott nel tentativo di entrare in politica per sostenere questioni ambientali. AI Steve promette di essere diverso, trascrivendo e analizzando le conversazioni con gli elettori e proponendo politiche a “validatori”, persone comuni che valutano l’importanza delle questioni. Endacott si impegna a votare in linea con le preferenze espresse tramite AI Steve.
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